Che fine ha fatto la socialità?
Una riflessione sull'interazione umana ai giorni nostri
Διόνυσος


Convivenza sociale; tendenza degli individui alla convivenza sociale: nell’uomo la socialità è innata.
Con significato più ristretto, l’insieme dei rapporti che insorgono tra gli individui che fanno parte di una società o di un ambiente determinato; la coscienza, generale o individuale, di questi rapporti e dei diritti e specialmente dei doveri che essi comportano.
socialità - dal vocabolario treccani:
Da bambini, soprattutto nei primi anni, ci avvicinavamo agli altri senza preconcetti, aspettative o paure. In questa prima fase della vita, fare amicizia è un processo naturale: bastano pochi elementi, come un gioco, uno sguardo o anche solo la presenza di un coetaneo, per scatenare il desiderio di interagire.
Questa semplicità nasce da alcune caratteristiche tipiche di quando si è piccoli: la curiosità e l'apertura verso gli altri, l'assenza di formalità, la condivisione di un gioco o di un'attività, la capacità di adattamento e l'assenza di pregiudizi.
Nella nostra infanzia abbiamo goduto di questa libertà che ci ha permesso di entrare in relazione con chiunque e senza barriere. Crescendo, abbiamo iniziato ad acquisire più consapevolezza delle differenze e delle norme sociali che ci circondano, filtrando le nostre interazioni e relazioni con gli altri.


ricordi la tua infanzia?
com'è stata la tua adolescenza?
Ricorderai sicuramente dei momenti a partire dalla scuola, in particolare quella superiore; un nuovo inizio... scuola nuova, nuovi compagni di classe, nuovi insegnanti, tante persone sconosciute con cui necessariamente ci siamo ritrovati a contatto.
Introversi o no, tutti abbiamo provato la paura di essere giudicati negativamente, anche le persone più estroverse.
Cosa penseranno gli altri di me? Mi rispetteranno? Mi accetteranno? Riuscirò a crearmi nuove amicizie?
Le stesse dinamiche valgono anche per altri ambiti come un nuovo lavoro o semplicemente partecipare ad una festa.
Essere sé stessi oppure conformarsi agli altri?
Questa è l'impercettibile tensione che si vive per cercare di piacere agli altri e può creare un disagio profondo che spesso si riflette nel modo in cui ci presentiamo o nelle prime interazioni.




come sei oggi?
In un mondo dove le interazioni sono sempre più superficiali e distaccate, ti sei mai chiesto come ti poni nei confronti degli altri?
A volte, in mezzo alla frenesia quotidiana, ci si dimentica quanto siano importanti le piccole attenzioni verso chi ci circonda.
Ti è mai capitato di essere in un contesto nuovo, magari in mezzo a persone già affiatate, e di sentirti un po’ fuori posto? Quel senso di distanza potrebbe svanire con un gesto semplice: un sorriso, una domanda che fa sentire accolti. Sono cose piccole, ma hanno un peso enorme.
Pensa a quanto spesso tratteniamo una parola positiva, un complimento sincero, per paura di essere fraintesi o di non sembrare autentici. Eppure, quanto bene potrebbe fare, a te e agli altri, lasciare che quei pensieri escano fuori? Le connessioni genuine nascono da momenti così: quando ci si concede la libertà di essere un po’ più aperti, di mostrare interesse senza timore.
E se fossi tu, invece, a incontrare qualcuno che potrebbe sentirsi in imbarazzo? Che impacciatamente ti fa un complimento o nota un particolare e te lo dice? Il tuo modo di accogliere quel tentativo di interazione, potrebbe fare la differenza!
Un nuovo arrivato in un gruppo non chiede altro che un gesto, anche minimo, che dica: “Sei notato, sei benvenuto.” A volte basta davvero poco per cambiare un’esperienza: coinvolgere qualcuno in una conversazione, fargli sentire che la sua presenza conta. Sono questi dettagli a creare un ambiente in cui le persone possono essere se stesse, senza doversi preoccupare troppo delle apparenze.
Eventi, incontri, momenti condivisi: tutto questo può diventare l’occasione perfetta per creare ponti. Non è questione di grandi gesti, ma di intenzioni. Essere gentili, accoglienti, curiosi verso gli altri è il modo migliore per abbattere le barriere invisibili che spesso ci tengono lontani. La socialità vera si costruisce così: un piccolo passo alla volta, fatto con il cuore.
Ed è proprio questo che mi spinge a organizzare eventi a tema. Voglio creare spazi dove tutti si sentano parte di qualcosa, creando un'atmosfera comune dove nessuno si senta escluso o fuori posto. Per me un evento è molto più di una semplice occasione per ritrovarsi: è un modo per far nascere dialoghi, sorrisi, incontri che lascino il segno. Riportare in primo piano le interazioni umane più genuine e sincere.
Quando vedo le persone connettersi, parlare con naturalezza, ritrovare un senso di comunità, capisco che ne vale la pena. Sono momenti che scaldano l’anima e che danno valore al tempo passato insieme.
"Ho imparato che le persone dimenticheranno ciò che hai detto, dimenticheranno ciò che hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire."
Maya Angelou
Se l'articolo ti è piaciuto e magari vuoi condividere qualche riflessione sull'argomento, scrivimi all'indirizzo: contact@dkosmos.events
Accoglienza
+39 353 4665972
E-mail: contact@dkosmos.events
©DKosmos Events 2024. All rights reserved.
P.I. 13390840968
Seguici su Instagram